sabato 15 settembre 2012

il piccolo mondo delle formiche "Umane"

Riflettevo sull'andamento della vita di un "uomo normale".
Pensiamoci bene.
Tu nasci e già, se sei maschio ti vestono di azzurro mentre se sei femmina ti mettono addosso pizzi e merletti rosa...che sembri un confetto neanche troppo invitante da mangiare!
I primi mesi ti sembra tutto meraviglioso...caghi, pisci e succhi latte a volontà da una donna che ti guarda con occhi incantati (non sempre, ma spesso lo è) e che ti fa strani versi a cui tu, emerito ignorante di questa lingua sconosciuta, dovresti pure replicare con versi altrettanto stupidi e senza senso.
Ma va bene cosi.
Ad un certo punto, sempre quella amabile persona che genericamente chiameremo "madre" inizia a farti assaggiare pappette strane che nel più ottimistico dei casi sono fatte della carcassa di  un non meglio specificato animale morto.
E tu le mangi e ti stai pure zitto perchè pensi: se me le da vuol dire che mi fa bene e mi farà diventare un ometto forte e sano...si..si...
Entro l'anno iniziano a farti punture strane e a farti ingurgitare pozioni per via orale (per il tuo bene dicono), che alla fine e  vai che viene, il tuo sistema immunitario inizia a dirti: oh bello...ma se prendi tutte ste cose io a che cazzo servo?. E anche lui si ritira a vita privata ed è lì che inizia la dipendenza dai farmaci...
Più avanti con gli anni, se sei femmina ti comprano le bambole e continuano a vestirti con questi cazzo di colori pastello, mentre se sei maschio ti comprano i trenini, le macchinette e iniziano a darti pacche sulle spalle..perchè TU sei maschio...
Poi inizia la fase dell'apprendimento convenzionale, la scuola elementare, la scuola media, per alcuni le superiori, per pochi altri l'Università e qualche altro fortunato anche Master, dottorati ecc (ma quelle sono le menti "eccelse" della nostra società malata). Senza titoli non vali un benemerito nulla e tu ti convinci che sia vero, che se non hai la macchina figa, se non vai in vacanza una volta all'anno almeno, se il sabato non vai a mangiare fuori...che cosa vivi a fare?
Nel mentre che studi ti fidanzi, cambi più volte fidanzata fino a che arrivi  troppo vecchio per avere voglia di ricambiare e quindi l'ultima, la più s-fortunata, sarà quella con cui se ti va bene ci passerai la vita, se ti va male, ti scannerai per una manciata di euro o due corna, dopo qualche anno di matrimonio.
Bella la vita eh?
Sul piano sessuale, da bambino, verso i dieci anni, mentre tu esplori le parti sottobasso per capire che sta succedendo  là sotto che esula dal tuo controllo, iniziano i primi pesanti condizionamenti sul NON TI DEVI MASTURBARE.
Nel migliore dei casi ti becchi uno schiaffo se uno dei tuoi genitori ti cucca in atteggiamenti per cosi dire "poco consoni", nel peggiore scatta la minaccia del "diventi cieco" se continui (questa ad onor del vero è una prerogativa della religione cattolica, ad ognuno le sue medaglie). Ma lui c'è e diventa sempre più forte...e tu pensi ma non è una bella cosa...ed ecco quà come per magia che il conflitto provoca spesso forme più o meno forti di sensi di colpa che ti porterai dietro per il resto della tua vita terrena.
Ora,io che sono miope come una talpa....dovrei avere fatto solo quello per circa quindici anni per essermi ridotta in questo stato!!!
Da adolescente  poi, succede normalmente una cosa:
- se sei donna non la devi dare sennò sei una zoccola (almeno fino ai 25 anni); esplorazione sessuale= troia
- se sei uomo da quando hai 15 anni ti dicono: ma lo hai fatto? quante te ne sei fatto? ma sei veramente bravo...e via che continuano le pacche di incoraggiamento sulle spalle; esplorazione sessuale= mandrillo che ci sa fare.
Da adulto il sesso può essere  suddiviso in due categorie:
- quello che fai con il marito/compagno/moglie/compagna;
-quello che fai con l'amante.
Difficilmente l'inquadramento sociale ti permette di pretendere un certo tipo di sesso dalla tua compagna...a meno che non sia lei a proportelo...ma a volte pare brutto che il marito possa dire si a certe cose perchè torniamo al "non sei una zoccola quindi certe cose non vanno fatte".
E mai, dico MAI provare a mischiare le due figure....perchè potrebbe essere molto pericoloso....
Eh va bè (2) è la nostra società, un modello di vita di esempio lo dovrà pure inculcare a noi poveri reietti privi di quasiasi autoconsapevolezza e autocontrollo.
E quindi arrivi alla fine della vita che si, avrai pure una caterva di nipoti che ogni tanto vengono a trovarti per spillarti soldi o dolci, avrai pure una persona accanto che chiami compagno ma che magari ti giri nel letto e ci sono momenti in cui ti chiedi: ma chi è questa, ma tutto ciò non ti impedirà di sentirti dannatamente solo....perchè il tuo vero Io lo hai sfanculato decenni fa quando hai deciso che volevi integrarti in questa società di merda.
E quello è scappato, mica aspetta te, e notizia importante, difficilmente torna indietro, visto che anni di condizionamenti esterni lo hanno relegato  in una prigione senza finestre ne sbarre in qualche recondito anfratto del tuo ipotalamo, privato del cibo e dell'acqua e ormai ridotto in cenere...
Ti guarderai indietro e penserai che bravo lavoratore che sono stato, che bravo marito e che padre integgerrimo....ma sei tu o la proiezione di ciò che la società vuole da te?
No, perchè pensiamoci, chi di noi vive secondo ciò che è veramente e quanti invece sono ciò che la società vuole che siano?
Ci sono i rivoluzionari, quelli che io (rubo da Coelho) definisco i guerrieri della luce, che sanno quale è la loro strada e seppure con mille difficoltà cercano di metterla in pratica...ma si sa, la psicoterapia costa e purtroppo non tutti se lo possono permettere...
Ma allora perchè a sei anni anzichè chiederti se vuoi i cereali o i biscotti a colazione non ci chiedono cosa vogliamo a colazione e accettano qualsiasi risposta gli si venga data?
Altrimenti non è una scelta libera ma è una scelta per esclusione...e fidatevi che le scelte per esclusione non sono mai portatrici di felicità.

La cosa che più mi sciocca è come però riescano a orientare perfino il tuo lato emotivo, quello che per definizione, non dovrebbe avere regole.
Ti fanno credere che i sentimenti sono qualcosa che solo i ragazzini dovrebbero avere, che quando diventi adulto sono altre le cose importanti...
E quali sono le cose importanti?
Parlare di cosa farò nelle prossime vacanze? se è il caso di ridipingere casa o meno? ti piace più quella maglia o quel pantalone? come educare i figli, sicuramente questo è importante, ma non sarebbe forse più importante dare un modello di famiglia in cui i sentimenti siano al primo posto e non: hai fatto la spesa oggi?
Ne conosco veramente poche di coppie che si "amano" e vi assicuro che la differenza con le altre si vede.
E perchè, se tutto cambia e tutto si modifica, le uniche cose dovrebbero rimanere invariate sono i rapporti familiari e i sentimenti?
Nulla è definitivo, se dura ben venga, sennò amen, pace, ognuno va per la sua strada...non finirà il mondo per questo...
Riescono a farti credere che se non metti mai in discussione nulla allora sei un perfetto esempio di soggetto integrato nella società e tutti ti fanno i complimenti per "che cittadino e padre/marito perfetto tu sia".
Poi chiediamoci perchè tanta gente o sclera o prende antidepressivi...e sempre più persone  quando le vedi ti viene la tristezza  solo a dirgli ciao...ti arriva questo maestrale di energie negative che solo se hai lo scudo di protezione dell'Enterprise riesci a non assorbirle.
E allora io mi chiedo MA PER COSA?
A che fine dobbiamo vivere e sentire le cose come formiche, solo per  poter essere catalogati come persone sane di mente ed accettate da una società non sana?
A quel punto meglio rinascere formica...almeno loro un obiettivo lo hanno...quello di accantonare il cibo per non morire di fame d'Inverno.
Noi quali obiettivi abbiamo? sopravvivere alla meno peggio?
Pensiamo, anzi, pensano (perchè quà io me ne tiro fuori alla grande) tutti che se non hai un lavoro o non porti soldi a casa non vali niente, che se non hai una famiglia, due figli, una bella casetta con giardino o se non vai in chiesa tutte le domeniche non sei un gran bell'esempio da seguire.
Ma che cavolo il mio sogno è di andarmene in centro america e vivere in una capanna facendo cappuccini in un bar per stranieri e allegramente ridere di loro e della loro felice infelicità!!!
Ti fanno credere che non è importante se non sei felice, tanto nessuno lo è, tutti si accontentano...
Questa è la cosa che mi fa più triste.
Vorrei un mondo dove le regole esistessero ma si limitassero alla gestione ordinaria dell'individuo, e non che il controllo arrivi fino a indurti come, quando e quanto devi sentire emotivamente.
E che la nostra società del cazzo insegnasse alle persone come raggiungere la felicità, ma so che sarebbe controproducente per troppe organizzazioni e multinazionali!
Vorrei che ci insegnassero ad amare incondizionatamente come fanno i bambini, ad essere felici del solo fatto che la mattina possiamo alzarci senza alcun aiuto, odorare il profumo del caffè, vedere l'alba che sorge, ringraziare perchè abbiamo un'altra giornata davanti per essere felici.

Mi fa tristezza vedere persone che hanno davanti la porta del cambiamento e non la aprono perchè non hanno la libertà di poterlo fare, perchè il loro cervello è programmato per "accontentarsi di quello che già c'è".
Ma penso anche che siano scelte e come tali vadano rispettate.
Poi accade che  quando sulla loro strada incontrano un guerriero della Luce che gli fa vedere come è diversa la  vita dall'altra parte e come lo sarebbe la sua  se solo varcasse quella soglia, allora tutto il loro piccolo mondo fatto di niente si sgretola ed entrano in crisi. E allora il guerriero della luce rinuncia al suo orgoglio e si ferma un attimo nel suo cammino e gli porge la mano e lo sostiene. Gli mostra come sarebbe la sua vita e lo invita a seguirlo. Non tutti però hanno il coraggio di rialzarsi, pulirsi dalla polvere e camminare affianco a Lui.
Non penso di cambiare il mondo ne di essere molto diversa dalla maggior parte dei soggetti che che stanno al di quà della porta, ma so anche che se una cosa non mi fa stare bene la cambio, che la mia strada è scalare la montagna che mi porta alla felicità, anche se durante il cammino ci saranno molte prove da superare e che proverò molta sofferenza.
E so anche che non voglio girarmi e guardarmi indietro quando sarò anziana e pensare che ho vissuto per nulla di ciò che ero io. Questo no.
Il guerriero della luce ha pazienza, studia le situazioni e quando sa di poter combattere allora entra in battaglia.
Sono io, è la mia testa ed è il mio cuore e a me basta, e se questo vuol dire rimanere bambini ben venga, non voglio diventare adulta :)!!!!
Il mio mondo migliore è iniziato tre anni fa e sicuramente, anche se ora la salita si fa più impervia e i sandali iniziano a consumarsi, continuerò a guardare la cima della montagna, sempre e comunque.


2 commenti:

  1. Esiste una bibliografia sconfinata su come l'ambiente contribuisca sostanzialmente alla formazione dell'individuo. In tutto e per tutto. Cioe' perfino gli atteggiamenti tipici uomo donna, sono dettati da una predisposizione sociale instillata fin dalle prime pacche sulle spalle, o ma che bel vicino dolce. Reimparare a pensare con la testa che ci portiamo appresso non e' facile per niente, e l'anticonformismo viene combattuto sempre dal famigerato tessuto sociale.
    C'e poco da biasimare, al massimo considerarsi fortunati quando ci si risveglia. O forse no? Che giacendo a bell'ozio s'appaga ogni animale.
    Pero' sinceramente, a me la carne piace, mi piace da dentro? Non ne mangio molta e quella che mangio la carezzo, la ringrazio, la saluto prima che entri a far pare delle mie viscere, che tutto sommato considero speciali.
    Un saluto dal vagabondo dello spazio.

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  2. oh Ave Maestro... sono onorata del suo commento....saluti e baci dalla lontana Isola....dalla Vagabonda nell'animo... :)

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