mercoledì 21 dicembre 2011

Mr Nobody...ovvero un film in cui l'unica certezza è che Jared Leto è un figo da paura....:)



Ok seconda recensione...aumenta il livello di difficoltà, Mr Nobody...un film europeo del 2007.
Se pensavo a Matrix come ad  un film  visionario,  l'esercito delle dodici scimmie come ad uno confusionario e Inception come un casino senza precedenti, beh, con questo film mi sono dovuta  ricredere...Mr Nobody è in assoluto il film più meravigliosamente visionario, confusionario e surrealmente reale che abbia finora visto (e dire che io e i film incasinati...ci scegliamo come anime gemelle).






Ma andiamo per ordine..la trama: impresa ardua...manteniamo la razionalità!!! 
1° versione:
Siamo nell'anno 2092 e Nemo è l'ultimo essere umano ad avere ancora la possibilità di invecchiare e di morire. La razza umana ormai è diventata immortale grazie agli impianti di staminali  che permettono il rigenerarsi continuo delle cellule e di fatto mantenere giovani e immortali gli esseri umani.
Nemo è l'unico che non è voluto ricorrere a questa tecnica, ed ora al termine dei suoi giorni, ricorda la sua vita passata grazie ad un giornalista che gli chiede un'intervista.
2° versione: Nemo vive felice accanto alla sua Elise (vedi sotto) quando all'improvviso il suo universo collassa e si ritrova nel 2092 al termine della sua vita. Da lì cercherà di capire le scelte fatte  e quelle che invece avrebbe voluto fare per raggiungere la felicità.
La difficoltà del film sta nel fatto che la "sua" vita passata si sviluppa su livelli di realtà differenti  legati a quella  che fu la scelta che dovette fare a 9 anni, quando i genitori si separarono: andare in Canada a vivere con la madre e il suo nuovo compagno o rimanere con il padre in Inghilterra.
Tre sono le donne che lo accompagneranno in queste realtà alternative e che lo condurranno a scelte di vita diverse e sofferte.
Primo scenario: C'è Anna, la sua sorellastra, suo grande amore adolescenziale, un amore dolce, romantico, puro e idealista . Si perderanno, dopo aver fatto l'amore. I  rispettivi genitori si lasceranno e loro verranno divisi, ma il fato li farà rincontrare, riseparare per farli infine  nuovamente ritrovare, stavolta per non lasciarsi più.
Secondo scenario: C'è Elise, sua compagna di scuola, innamorata di un altro ragazzo, un amore più sofferente, di ripiego per lei, ma profondo e maturo per lui. Diventerà sua moglie, ma questa scelta porterà il nostro Nemo ad una vita di infelicità, intrappolato nella depressione  della moglie e preso  tra  il dover crescere i figli da solo e il fare un lavoro poco gratificante. Il logorarsi del rapporto, nonostante il profondo amore che lega Nemo alla moglie, porterà infine all'allontanamento di Elise.
Terzo scenario, ovvero il ripiego (una cinese di cui non ricordo neanche il nome), la terza scelta una volta escluse le prime due, che renderà Nemo così tremendamente frustato da riversare tutto il suo impegno sulla sua passione: la scrittura. Ciò gli permetterà di diventare scrittore di successo affermato, ma assolutamente insoddisfatto della sua vita. Di fatto questa terza scelta è un  ripiego rispetto  alle altre due.
Tutti questi scenari si interscambiano in un turbinio di deja vue, sogni e paure ancestrali di Nemo che si susseguono senza soluzione di continuità in un vorticoso incedere di eventi, ritorni al passato e cambi di scena onirici e reali, che spesso portano a perdere il filo logico del film fino a galleggiarci dentro.
La trama è tutta quà: la vita reale o presunta di un anziano morente...dove, in modo schizofrenico il regista, Jaco Van Dormael,  mostra le varie possibilità legate alle scelte compiute da Nemo ed alle varie  alternative alla sua vita reale.
Il finale del film non è un finale ed è giusto  sapere che di fatto non vi sarà alcun chiarimento oltre che precisare che  manca di una conclusione vera e propria!
Il film però è molto bello,  ma non adatto ad un pubblico troppo razionale  o che non ama farsi le fisime mentali. Nel film tutto è reale ed  onirico al tempo stesso, e nulla è più vero di altro, dipende solo dalla strada che si sceglie.
 Una delle frasi che più mi è piaciuta è stata "Tutto quello che scegliamo ha senso. Ogni scelta è la scelta giusta" che di fatto rappresenta il significato del film.
Non conoscevo il regista, ma mi è già entrato nel cuore, e menzione di onore a Jared Leto (che conoscevo soltanto come frontman), che oltre ad essere una gran bel figliolo :), ha indubbiamente talento per la recitazione.
Promosso a pieni voti, ma non adatto ad un pubblico che si limita all'uso dei cinque sensi, c'è il rischio di sminuire troppo la eccellente consistenza del film!!!
Dimenticavo, non esiste la versione in Italiano ma solo quella sottotitolata:


http://www.megavideo.com/?v=Z75WRHM2


ps una menzione particolare con accluso ringraziamento doveroso al Pescatore per l'ottimo suggerimento anche questa volta 

domenica 11 dicembre 2011

Midnight in Paris - recensione poco cinefila ma tanto di sentimento :)

Ieri sera, visto che le pizze tardavano ad arrivare, io e il  Pescatore abbiamo deciso di guardare un film rigorosamente in streaming  e rigorosamente di nuovissima uscita.
Considerando il lungo ponte di ozio appena passato che mi ha permesso di passare pomeriggi interi a vedere films, e, che di ciò che mi interessava ancora presente nelle sale cinematografiche, era rimasto ben poco, la scelta è caduta inevitabilmente sul nuovo Film di Woody Allen, Midnight in Paris.
Premetto che non amo il genere Allen e che O. Wilson (il protagonista) mi sta leggermente sulle palle, ma visto che non avevamo alternative...mi sono tappata il naso e giù nella visione del film.
Leggendo la locandina e fatte le premesse di cui sopra, le condizioni di visione erano pessime ed ero sicura sarebbe stata la mia delusione della serata, invece....
Ma andiamo con ordine, la trama.
Il film inizia come un lungo spot pubblicitario su Parigi (mi chiedo quanto abbia incassato in più il vecchio Woody) di almeno cinque minuti in cui vengono mostrati tutti i posti più suggestivi di questa meravigliosa città.
La storia è pressoché scritta: due giovani fidanzati, veramente male assortiti come ne ho visto pochi in vita mia, prossimi alle nozze, che vanno in vacanza con i genitori di lei, nella città più romantica del mondo: Parigi.
Lui uno sceneggiatore di Hollywood alle prese con il suo primo "vero" libro e lei, che sinceramente non ho ben capito che faccia nella vita a parte essere petulante ed irritante!
La vera storia inizia quando lui decide di glissare la seratona in discoteca con lei e altra coppia, e, perdendosi per Parigi, allo scoccare della mezzanotte, anziché salire su una carrozza, sale su una macchina d'epoca che lo porterà in un meraviglioso viaggio nel tempo passato degli anni 20, dove incontrerà e si confronterà con le più eccelse menti artistiche del secolo scorso.
Nelle notti a seguire incontrerà e si confronterà con  Hemingway, Gertrud Stein (una meravigliosa Caty Bates), Picasso, Matisse e tutti i maggiori protagonisti dell'arte contemporanea del secolo scorso, che lo porteranno inevitabilmente a confrontarsi con il suo ego artistico ed assorbire come una spugna, tutta quella maestosità creativa  che pervadeva il periodo.
Durante questi suoi viaggi (ogni notte a mezzanotte allo scoccare delle campane, sui gradini di una piccola chiesetta),  incontrerà anche una donna della quale si innamorerà e che dovrà ovviamente lasciare al suo tempo, ma che gli permetterà di prendere una decisione drastica ma inevitabile che gli farà riprendere possesso di se stesso e di ciò che è (non rovino la sorpresa altrimenti non ha senso ).
Il film, se escludiamo la prima parte è carino, decisamente stile Allen con monologhi visionari di Wilson che ricordano tanto il Woody Allen giovane. Il viaggio nel tempo è veramente suggestivo, surreale, e le atmosfere del tempo vengono deliziosamente rivisitate,  tanto da permetterti di immergerti nelle scene e quasi di farne parte.
Non sicuramente il miglior film di Allen (Basta che funzioni era decisamente più delizioso), ma a mio parere, da cinefila autodidatta che sono, non cosi male come qualche critico a sentenziato.
C'è da dire che spesso (almeno per me è cosi) un film piace o non piace a seconda delle sensazioni che ti da, e le mie sono state positive.
Quindi caro il mio vecchio Woody , film promosso con qualche riserva sulla parte iniziale.
Posto anche il link da cui l'ho preso, qualora qualcuno dovesse seguire il mio consiglio e volerlo vedere ;)!!http://www.videoweed.es/file/qbaxe4ic633qk