domenica 11 dicembre 2011

Midnight in Paris - recensione poco cinefila ma tanto di sentimento :)

Ieri sera, visto che le pizze tardavano ad arrivare, io e il  Pescatore abbiamo deciso di guardare un film rigorosamente in streaming  e rigorosamente di nuovissima uscita.
Considerando il lungo ponte di ozio appena passato che mi ha permesso di passare pomeriggi interi a vedere films, e, che di ciò che mi interessava ancora presente nelle sale cinematografiche, era rimasto ben poco, la scelta è caduta inevitabilmente sul nuovo Film di Woody Allen, Midnight in Paris.
Premetto che non amo il genere Allen e che O. Wilson (il protagonista) mi sta leggermente sulle palle, ma visto che non avevamo alternative...mi sono tappata il naso e giù nella visione del film.
Leggendo la locandina e fatte le premesse di cui sopra, le condizioni di visione erano pessime ed ero sicura sarebbe stata la mia delusione della serata, invece....
Ma andiamo con ordine, la trama.
Il film inizia come un lungo spot pubblicitario su Parigi (mi chiedo quanto abbia incassato in più il vecchio Woody) di almeno cinque minuti in cui vengono mostrati tutti i posti più suggestivi di questa meravigliosa città.
La storia è pressoché scritta: due giovani fidanzati, veramente male assortiti come ne ho visto pochi in vita mia, prossimi alle nozze, che vanno in vacanza con i genitori di lei, nella città più romantica del mondo: Parigi.
Lui uno sceneggiatore di Hollywood alle prese con il suo primo "vero" libro e lei, che sinceramente non ho ben capito che faccia nella vita a parte essere petulante ed irritante!
La vera storia inizia quando lui decide di glissare la seratona in discoteca con lei e altra coppia, e, perdendosi per Parigi, allo scoccare della mezzanotte, anziché salire su una carrozza, sale su una macchina d'epoca che lo porterà in un meraviglioso viaggio nel tempo passato degli anni 20, dove incontrerà e si confronterà con le più eccelse menti artistiche del secolo scorso.
Nelle notti a seguire incontrerà e si confronterà con  Hemingway, Gertrud Stein (una meravigliosa Caty Bates), Picasso, Matisse e tutti i maggiori protagonisti dell'arte contemporanea del secolo scorso, che lo porteranno inevitabilmente a confrontarsi con il suo ego artistico ed assorbire come una spugna, tutta quella maestosità creativa  che pervadeva il periodo.
Durante questi suoi viaggi (ogni notte a mezzanotte allo scoccare delle campane, sui gradini di una piccola chiesetta),  incontrerà anche una donna della quale si innamorerà e che dovrà ovviamente lasciare al suo tempo, ma che gli permetterà di prendere una decisione drastica ma inevitabile che gli farà riprendere possesso di se stesso e di ciò che è (non rovino la sorpresa altrimenti non ha senso ).
Il film, se escludiamo la prima parte è carino, decisamente stile Allen con monologhi visionari di Wilson che ricordano tanto il Woody Allen giovane. Il viaggio nel tempo è veramente suggestivo, surreale, e le atmosfere del tempo vengono deliziosamente rivisitate,  tanto da permetterti di immergerti nelle scene e quasi di farne parte.
Non sicuramente il miglior film di Allen (Basta che funzioni era decisamente più delizioso), ma a mio parere, da cinefila autodidatta che sono, non cosi male come qualche critico a sentenziato.
C'è da dire che spesso (almeno per me è cosi) un film piace o non piace a seconda delle sensazioni che ti da, e le mie sono state positive.
Quindi caro il mio vecchio Woody , film promosso con qualche riserva sulla parte iniziale.
Posto anche il link da cui l'ho preso, qualora qualcuno dovesse seguire il mio consiglio e volerlo vedere ;)!!http://www.videoweed.es/file/qbaxe4ic633qk

1 commento:

  1. Che bello, finalmente il nuovo blog di pimpfkxt!
    Intanto devo ammettere che non dormivo così serenamente dai tempi della guerra, quindi grazie mille per la piacevolissima e rilassantissima serata!

    Il film non è noioso, è la storia che è molto onirica, e a un certo punto non capisci più se sei sveglio o stai già sognando e nella confusione, con il caldo dei gatti nella pancia collassi.

    E poi non dire che Wilson ti sta sulle palle, altrimenti per forza poi è depresso!
    Comunque viva woddy allen quando non è nei suoi film, ma se poi prende uno sfigato dalla strada per sostituirlo con la sua parlantina irritante, tanto vale! :)

    Al prossimo articolo!!

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